Divisi.

C’era un tempo in cui Terra e Cielo si univano all’orizzonte e regnava l’quilibrio.
Ora i terremoti hanno lasciato poco
e l’orizzone è solo un punto lì a separarli.
Contesa era l’acqua: Dolce e Salata,
evaporare brevemente e poi tornare giù a Terra.
Tra fulmini e burrasca, tra monti e valanghe, ghiacci staccarsi e scogli infranti.
A tutto questo il mare era esposto.
Per i piccoli Laghi era facile restarsene cullati nonostante i cambiamenti,
per la Terra e per il Cielo era odio:
danni ed anni di abbattimento.
Ma per il mare era sofferto, arresosi cambiò direzione d’estate, come le rondini e i gabbiani, quando la Terra si scaldò di altri raggi, con un’alba troppo diversa che rifletteva nell’acqua colori strani.
Un pomeriggio dei seguenti Mare salì oltre le montagne,
le spiagge reclamavano conchiglie e i propri sassi e cocci rotti. Ne rimase pure il salato,
ma scappò sù sola in alto, riempendo il cielo stellato di nuvole sparse… e piovve e piovve, pianse.
Perchè l’acqua non è che goccia contesa tra due instabili forze.

~Parole come matite