Gli occhi grandi

In un gruppo
gli occhi grandi
li trovi subito.

Scrutano le anime dei presenti,
senza tralasciar dettaglio alcuno.

Pieni di vita,
perché nei momenti bui,
conobbero la morte.

Pieni d’infanzia,
che non lasciarono mai,
pur crescendo,
restando umili.

Da sempre posarono lo sguardo.
Capaci di sensibilità e parole.

Ho sempre avuto un debole
per gli occhi grandi:
così fissi e sicuri che
anche i propri
-per reggere il confronto-
si fanno grandi grandi,
aprendo finestre
sui propri pensieri
e anche a non volerlo
su mondo e spirito.

Ho sempre avuto un debole
per gli occhi grandi,
il baccano ed i silenzi.

Gli occhi grandi si strizzano
di un delicato sorriso con la
musica alta e si rilassano
dilatati nei silenzi,
come a chiedersi da dove vengano
e come si sentano
a indossare sittante emozioni.

Forse anch’io
ho gli occhi grandi.
Hanno fame.

Non possono
fare a meno di
notarti:
così forte, ma
anche fragile.

Che con te la giornata passa
in minuti e le mie chiacchiere
non si frenano a tentare.

Gli occhi grandi li conosci
da tutta una vita, li conosci
quasi, li afferri forse,
li desideri avvicinarsi
perché dal primo dei vostri
secondi sei in soggezione.

Ho un debole per gli occhi grandi,
si attraggono a vicenda, come
fossero stati divisi in una vita
precedente, per cercarsi
dopo. Fra tanti miliardi.

~Parole come matite

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